Da sin Giada Cosco, Ilaria Pellicane (resp Servizio Civile), Matteo Contri

Promuovere l’alfabetizzazione digitale di imprese e cittadini in un’ottica di transizione digitale inclusiva. È questo l’obiettivo di TechTerapy, l’iniziativa promossa nell’ambito del Servizio Civile Digitale di Confcooperative Emilia Romagna e sviluppata in collaborazione con Node – Digital Innovation Hub di Confcooperative. Si tratta di un format sviluppato in video-pillole in uscita a cadenza settimanale nelle quali Confcooperative Emilia Romagna, supportata dai giovani volontari del Servizio Civile Digitale (Giada Cosco e Matteo Contri), fornisce informazioni utili sulle competenze digitali.

La prima pillola, pubblicata nei giorni scorsi, ha offerto una panoramica sulle competenze digitali fondamentali e sul DigComp 2.2, il quadro europeo delle competenze digitali. La seconda pillola, pubblicata ieri, si concentra invece sulle modalità di navigazione web. Le altre pillole saranno pubblicate nelle prossime tre settimane (ogni lunedì) e si concentreranno su sicurezza e alle tracce che si lasciano online, ai comportamenti da tenere (netiquette) e infine all’impiego dei servizi digitali nel luogo di lavoro.

“La nostra Organizzazione è impegnata ad accompagnare le cooperatrici e i cooperatori in una transizione digitale inclusiva che non deve lasciare indietro nessuno, per questo abbiamo condiviso con i giovani volontari del Servizio Civile Digitale un progetto di alfabetizzazione digitale che si fonda anche sull’intergenerazionalità, valore fondante del sistema cooperativo – dichiara Pierlorenzo Rossi, direttore di Confcooperative Emilia Romagna -. TechTerapy vuole essere un contributo leggero e diretto per sottolineare i vantaggi della digitalizzazione e prevenire eventuali pericoli, fornendo a tutti gli utenti interessati gli strumenti e le conoscenze di base”.

“Questa iniziativa – aggiunge Danilo D’Elia, ceo di Node – Digital Innovation Hub di Confcooperative – è un ulteriore segnale relativo all’attenzione che il sistema Confcooperative riserva alle persone e alle comunità, cercando di supportare chi è più indietro affinché possa recuperare competenze e competitività. Su questi temi c’è ancora tanto da fare e la comunicazione mainstream tende più a stupire e spaventare che a informare; il progetto TechTerapy invece, con chiarezza e semplicità, prova a dare alcune nozioni chiare e dei riferimenti utili con cui approcciare il mondo digitale”.

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