Dare vita alle “Terre del Tortellino”  per restituire ancora più centralità a un prodotto gastronomico tra i più apprezzati a livello mondiale. Il Tortellino tradizionale di Castelfranco Emilia continua a incantare i palati e le culture di ogni angolo del globo, conquistando non solo i gusti più esigenti ma anche il cuore delle comunità sparse ad ogni latitudine.

Dalle Maestre Sfogline, riunite nell’omonima associazione, che da generazioni tramandano la tecnica di chiusura “a ombelico”, dopo una rigorosa lavorazione a mano dei prodotti Dop e Igp del territorio, fino ai recenti reportage internazionali, come quello della BBC, questa eccellenza è diventata un abbraccio tra passato e futuro, mito e innovazione. Oggi il Tortellino tradizionale di Castelfranco Emilia è più che un semplice piatto: è una storia di identità, inclusione e crescita, che dalla città si espande in tutto il mondo, diventando ambasciatore dei valori di collaborazione e resilienza, anche grazie alla rinomata Sagra che ogni anno organizza l’associazione La San Nicola.

Questo perché il tortellino non è solo sinonimo di eccellenza culinaria, ma rappresenta una strada per la dignità e la speranza. Nella Casa Circondariale della città, ad esempio, da diversi anni i detenuti sono impegnati nel progetto di preparazione artigianale di tortellini grazie all’iniziativa di reinserimento sociale promosso in collaborazione con il Comune e La San Nicola.

E perciò, nel quadro di un’identità culturale che unisce le tradizioni di Modena e Bologna, il Comune di Castelfranco Emilia desidera, insieme alla Camera di Commercio di Modena, riprendere con determinazione la proposta di istituire le “Terre del Tortellino”. Un’ iniziativa che punta a promuovere un distretto che ritrovi in Castelfranco Emilia la sua capitale, riconoscendo al territorio un ruolo centrale nella valorizzazione della ricetta tradizionale, custodita ufficialmente dalle Camere di Commercio di Modena e Bologna. Le “Terre del Tortellino” rappresentano un patto ideale tra città e comunità, tra locale e internazionale; un’opportunità, in sostanza, di un modello di sviluppo che celebra le radici di un prodotto leggendario e lo rilancia verso un futuro di eccellenza e cooperazione. In questo senso un percorso simile è stato già portato avanti per l’Aceto balsamico: perché non declinarlo anche per il Tortellino tradizionale di Castelfranco Emilia?

«Il territorio, con orgoglio, promuove il valore del Tortellino tradizionale di Castelfranco Emilia come simbolo di appartenenza e coesione, patrimonio che lega la nostra comunità in modo indissolubile al resto del mondo. Dalla Sagra fino alle cucine delle ambasciate e dei ristoranti internazionali, il Tortellino è diventato un veicolo di valori: il rispetto per le tradizioni, l’impegno sociale e la cultura dell’inclusione. Perché, in fin dei conti, ogni Tortellino è diverso, ma nel piatto tutti insieme fanno la differenza. Questo principio guida è alla base del nostro modo di intendere la comunità», riflettono dall’Amministrazione.

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