ReUse With Love (foto di Luca Maria Castelli)

Questa mattina, alla presenza del Sindaco di Bologna Matteo Lepore e dell’architetto Mario Cucinella, Founder & Design Director di MCA – Mario Cucinella Architects, la Presidente di Re-Use With Love ODV, Veronica Veronesi e la Vice-presidente dell’associazione Leopolda Sassoli, con le 150 volontarie, hanno svelato in anteprima ai sostenitori e alla stampa il risultato del progetto di riqualificazione dell’ex centrale elettrica all’interno del Parco Monumentale dei Giardini Margherita, luogo d’incontro per antonomasia della città. 

Lo spazio, portato a nuova vita dal recente intervento, è destinato ad ospitare l’hub creativo e culturale di Re-Use With Love, organizzazione di volontariato cittadina promotrice, attraverso la cultura del riuso, di raccolte fondi benefiche e progetti di inclusività e sostegno sociale. 

“Dieci anni fa si è resa evidente la necessità di uno spazio diverso per crescere” racconta Veronica Veronesi, Presidente di Re-Use With Love. “La sede di Via Savenella all’interno della quale tuttora sono attivi la nostra boutique solidale, la prima ad aprire in Italia, il centro di smistamento e molte delle nostre attività, iniziava a porci dei limiti, creativi e operativi. Abbiamo interpellato molteplici interlocutori finché l’Assessore alla Cultura e al Patrimonio dell’epoca – che oggi è il Sindaco della città – insieme all’allora primo cittadino Virginio Merola, ci ha suggerito di partecipare a un bando per l’assegnazione di un immobile abbandonato di proprietà del Comune per rigenerarlo e gestirlo poi in autonomia”

Leopolda Sassoli, Vice-presidente dell’associazione, prosegue: “Vincendo il bando di riqualificazione quel proposito l’abbiamo subito fatto nostro condividendolo con un architetto visionario che da sempre ama la nostra città, Mario Cucinella. Anche lui, come noi, non ha avuto dubbi sul valore del progetto, offrendoci il suo supporto incondizionato. Sarà, una volta terminati i lavori, uno spazio per attivare collaborazioni con tutti coloro che, come noi, sostengono un’idea di città partecipata, conviviale e solidale ripensata nello spirito delle esperienze innovative di cui Bologna da sempre è simbolo”

Il recupero dell’immobile è stato avviato lo scorso ottobre seguendo il progetto firmato da MCAMario Cucinella Architects trasformato poi in progetto esecutivo dall’architetto Emanuele Dionigi, fondatore dello Studio CONTROLUCE architettura, che ne ha assunto anche la direzione lavori. 

Il lavoro sulla ex centrale elettrica è un esempio di memoria e sostenibilità, una sfida che mette insieme storico, moderno e industriale. Questo mix” dichiara Mario Cucinella a proposito del progetto “è una delle formule magiche della bellezza delle nostre comunità. La speranza, con questo intervento, è quella di generare nei tanti cittadini che frequentano i Giardini Margherita, una nuova memoria, un luogo dove i bambini si ricorderanno di aver incontrato un amico e di aver giocato insieme”. 

ReUse With Love (foto di Luca Maria Castelli)

L’intervento architettonico e strutturale ha risposto all’esigenza di riqualificare l’immobile attraverso azioni di restauro e risanamento conservativo, oltre che con opere interne ed esterne che ne consentissero l’utilizzo per attività culturali, ricreative e promozionali per i cittadini, rendendo fruibili anche le aree esterne.

Grande attenzione è stata posta alle strategie ambientali attraverso l’introduzione di alcune azioni di riduzione dei consumi, come l’apertura di grandi specchiature vetrate per garantire il corretto apporto di luce e ventilazione naturale insieme all’efficientamento dell’involucro. 

Frutto dell’amore di questo gruppo di donne per la propria città – le volontarie di Re-Use With Love sono oggi oltre 150 – il progetto di riqualificazione dell’ex centrale ha trovato l’appoggio pubblico e privato di numerosi sostenitori, a partire dal Comune – nei mandati sia di Virginio Merola che dell’attuale sindaco Matteo Lepore – della stessa MCA- Mario Cucinella Architects, a cui si sono affiancati sponsor motivati dalla sensibilità verso il territorio e la cultura del fare che l’iniziativa rappresenta: fondazioni bancarie, Istituti Bancari, importanti gruppi imprenditoriali e attori del territorio.

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