Sono stati consegnati mercoledì 4 dicembre nella sede della Provincia, gli attestati di merito dei nuovi maestri del lavoro di Modena, nel corso della cerimonia con il presidente della Provincia Fabio Braglia.
L’incontro si è tenuto per festeggiare i 15 modenesi che l’1 maggio sono stati insigniti del titolo di maestri del lavoro, onorificenza concessa dal capo dello Stato a chi si è distinto non solo per la lunga attività lavorativa all’interno di un’azienda, ma anche per particolari meriti professionali e umani.
«E’ un riconoscimento che premia una carriera esemplare sotto il profilo professionale e personale – ha sottolineato il presidente della Provincia Fabio Braglia nel corso dell’incontro – A voi va la gratitudine delle istituzioni modenesi anche per la preziosa opera di supporto ai giovani che si inseriscono nel mondo del lavoro, trasmettendo loro il patrimonio della vostra esperienza. Sono le persone a fare la differenza e a mettere in campo doti che permettono al nostro territorio di distinguersi dal resto del mondo, dando un esempio prezioso alle future generazioni».
I nuovi maestri del lavoro sono Luciano Bersani di Datasensing srl di Modena, Iolanda Bruzzi di Cna Modena, Ermanno Bugamelli di Datasensing srl di Modena, Stefano Campagnoli di Wam Cavezzo, Fernando Cesaroni di Cnh Industrial di Modena, Claudio De Angelis di Ferrari spa, Andrea Florini di Vis Hydraulics di Pavullo, Sergio Giusti di Suincom spa di Castelvetro, Luigi Pellizzari di Bnl, sede di Modena, Maurizio Reggiani di Lamborghini spa, Lorena Stanzani di Cnh Industrial di Modena, Daniele Tanferri di Cna Modena, Stefano Trivelli di Cnh Industrial di Modena, Gian Luca Vandelli di Ferrari spa e Daniela Zanon di Emil Banca di Bologna.
Il riconoscimento è dato a coloro che abbiano compiuto i 50 anni di età, abbiano prestato attività lavorativa ininterrottamente per almeno 25 anni alle dipendenze di una o più aziende e si siano particolarmente distinti per singoli meriti di perizia, laboriosità e di buona condotta morale, che abbiano migliorato l’efficienza degli strumenti, delle macchine e dei metodi di lavorazione, che abbiano contribuito in modo originale al perfezionamento delle misure di sicurezza del lavoro e che si siano prodigati per istruire e preparare le nuove generazioni nell’attività professionale.