I controlli sull’efficienza degli impianti di illuminazione pubblica in centro storico in questo periodo sono quotidiani dopo le segnalazioni di cali di luce e blackout che si sono verificati tra ottobre e novembre, soprattutto nella zona di piazza Pomposa. La principale fonte di informazioni sui malfunzionamenti rimangono, però, gli utenti: le loro segnalazioni, infatti, permettono al gestore di individuare tempestivamente eventuali guasti. È importante, perciò, che i cittadini segnalino eventuali problemi chiamando il numero di pronto intervento di Hera (800 498 616) che risponde h24 tutti i giorni dell’anno.

A dirlo è l’assessore all’Ambiente Vittorio Molinari che, lunedì 9 dicembre, ha risposto in Consiglio comunale all’interrogazione presentata dal capogruppo di Fratelli d’Italia Luca Negrini sui cali di illuminazione e sui blackout in centro storico. Il consigliere ha chiesto quanti siano stati i malfunzionamenti tra l’1 ottobre e il 14 novembre e se hanno richiesto l’intervento del gestore, quando il gestore stesso ha verificato l’impianto di illuminazione pubblica per valutarne il corretto funzionamento, quale tipo di intervento è stato effettuato in piazza Pomposa per arginare il disservizio, per quale motivo i problemi si siano verificati in più di un’occasione e perché risulti un calo generalizzato della luminosità in centro storico.

Le segnalazioni di malfunzionamento dell’illuminazione pubblica, nel periodo richiesto, sono state 122, di queste, 15 (di cui 3 doppie) riguardavano il centro storico. “Dai dati emerge perciò – ha specificato l’assessore Molinari – una situazione non critica. I problemi diffusi descritti nell’interrogazione non trovano un adeguato riscontro nelle segnalazioni che giungono al gestore. In tutti questi casi – ha spiegato l’assessore – il servizio di pronto intervento si è attivato nei tempi previsti dal contratto di servizio: entro 3 ore in caso di emergenza, entro 24 ore in caso di urgenza, entro 48 ore negli altri casi”.

Come riferito dal gestore Hera, i guasti possono avere diversa natura: pur mantenendo l’adeguatezza e la funzionalità degli impianti, infatti, si possono determinare guasti per la mancanza di tensione sul sistema di distribuzione locale, per la rottura di una giunzione, per uno sbalzo di corrente, per dispersioni e per altre cause che richiedono interventi tempestivi sul campo e che rendono, appunto, molto importanti le segnalazioni dei cittadini.

Nello specifico, il guasto in zona Pomposa riguardava un malfunzionamento del sistema di programmazione dell’accensione degli impianti, un problema di non facile analisi, che ha richiesto qualche sera per la sua individuazione e che è stato risolto riprogrammando il sistema di accensione.

Per quanto riguarda, infine, l’intensità dell’illuminazione in centro storico, l’assessore ha precisato che gli impianti sostituiti con tecnologia Led sono di recente collaudo e non risultano anomalie sulla corretta illuminazione anche se la sostituzione di sorgenti luminose tradizionali con la tecnologia Led può determinare talvolta una percezione di minore luminosità anche per il diverso orientamento delle lampade che, per esempio, illuminano solo le strade e non le facciate delle case. Molinari ha comunque sottolineato che nella gara in preparazione per la nuova assegnazione del servizio saranno richieste e valutate anche proposte innovative per introdurre migliorie.

L’interrogazione è stata trasformata in interpellanza su richiesta di Giovanni Bertoldi (Lega Modena) che ha indicato, come “elemento problematico” la richiesta all’utente che segnala un blackout del codice Pod: “Se non lo si fornisce, il gestore non da risposte, ma la richiesta crea un problema vista l’assenza di luce e dovrebbe essere superata”. Il consigliere, inoltre, ha evidenziato la necessità di indicare agli utenti la durata dei blackout, “anche perché ci sono malati che utilizzano presidi sanitari elettrici”. Infine, Bertoldi ha affermato che nella gara di affidamento del servizio di illuminazione sarà importante riservare un’attenzione particolare al funzionamento dei Led.

In replica, il consigliere Negrini ha ricordato che blackout prolungati come quelli registrati nella zona di piazza Pomposa possono inficiare non solo le condizioni di sicurezza, ma anche l’incasso di chi lavora e di chi gestisce attività e altri interessi: “Non è più possibile permettersi di avere zone della città non adeguatamente illuminate”. In particolare, per il consigliere “occorre maggiore attenzione sull’intensità dell’illuminazione anche quando rientra nei parametri previsti dal contratto: è importante per garantire soprattutto ulteriori presidi di sicurezza e legalità”.

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