Gli oltre 2.000 iscritti all’Ordine degli Ingegneri di Modena hanno una nuova casa comune, dove potranno usufruire di spazi più ampi, moderni e funzionali, adeguatamente attrezzati per ospitare eventi istituzionali e momenti formativi. Alla presenza di diverse autorità e di tutto il Consiglio Direttivo è stata infatti inaugurata ufficialmente la nuova sede dell’Ordine, ospitata presso il Tecnopolo di Modena all’interno del Dipartimento di Ingegneria “Enzo Ferrari” di UNIMORE.

“Abbiamo scelto, ormai più di dieci anni fa, di collocare la nostra sede all’interno del Dipartimento di Ingegneria “Enzo Ferrari” di UNIMORE per costruire e consolidare un rapporto di collaborazione più efficace tra il mondo accademico e quello professionale – dichiara Valeria Dal Borgo, Presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Modena – ma anche per essere fisicamente vicini al luogo dove si formano i giovani ingegneri. La nostra nuova sede, più ampia, accogliente e strutturata di quella occupata finora, ci consentirà di offrire più servizi agli iscritti e di migliorarne la qualità, sia per quanto riguarda i servizi istituzionali sia per l’importantissima ed intensa attività didattica e di aggiornamento professionale che realizziamo”.

“In questi anni la collaborazione avviata tra l’Ordine degli Ingegneri di Modena e l’Università, in particolare il Dipartimento di Ingegnerie “Enzo Ferrari”, ha funzionato molto bene: confidiamo che questa nuova collocazione possa consolidare i rapporti in essere e sviluppare nuove sinergie” ha dichiarato Luca Chiantore, Direttore Generale UNIMORE.

Dal Borgo, Ferrari, Chiantore

NELLA NUOVA CASA DEGLI INGEGNERI SPAZIO ANCHE AL RICORDO DI DUE FIGURE-SIMBOLO DELLA CATEGORIA

Spazi più ampi, funzionali ed attrezzati, dunque, dove gli iscritti potranno trovare ospitalità e consulenza. Soprattutto, la nuova sede dell’Ordine degli Ingegneri di Modena vuole rappresentare un luogo di incontro, dove giovani neolaureati e professionisti più esperti possano condividere e scambiarsi idee ed esperienze.

Il tratto distintivo della professione di Ingegnere è e rimane la capacità di approfondire costantemente le proprie competenze, restando sempre attenti alle novità scientifiche, tecnologiche e normative per continuare ad assicurare un contributo determinante per lo sviluppo del tessuto industriale e produttivo locale.

Competenza, esperienza e legame con il territorio sono valori testimoniati in maniera esemplare dalla scelta di dedicare due ambienti della nuova sede dell’Ordine alla memoria di due Ingegneri modenesi che hanno lasciato un ricordo indelebile nella comunità civile e professionale. La Sala Corsi è stata infatti intitolata all’Ing. Stefano Arletti, membro del Consiglio dell’Ordine, professionista e docente stimato e soprattutto figura di riferimento della cultura della sicurezza sul lavoro, ambito professionale al quale ha dedicato oltre trent’anni di attività come Dirigente Ingegnere Addetto alla Sicurezza presso il Distretto Territoriale di Sassuolo dell’AUSL Modena.

All’Ing. Gabriele Giacobazzi è stata invece dedicata la Sala del Consiglio dell’Ordine degli Ingegneri di Modena, di cui è stato Presidente per diversi mandati e fino allo scorso mese di gennaio. La sua figura professionale e umana è stata un esempio e una guida per tanti Ingegneri, modenesi e non solo: come recita la targa affissa all’ingresso della sala a lui dedicata, è stato un “Prezioso maestro, che ha saputo con cura leggere il presente e progettare il futuro”. L’Ing. Gabriele Giacobazzi ha lasciato una traccia profonda e vivissima: tutti coloro che l’hanno conosciuto ne ricordano con gratitudine la passione per l’attività professionale e l’insegnamento universitario, nonché la costante dedizione e l’importante contributo con cui ha guidato la crescita dell’Ordine.

 

BORSA DI STUDIO “DONNA INGEGNO”: PREMIATE TRE GIOVANI STUDENTESSE

A margine dell’inaugurazione della nuova sede dell’Ordine si è svolta anche la cerimonia di premiazione della prima edizione della Borsa di Studio “Donna Ingegno”, istituita per sostenere le giovani donne che intraprendono la carriera ingegneristica. Il premio di 1.500 euro è stato assegnato a tre studentesse iscritte al primo anno del corso di Laurea Magistrale in Ingegneria presso l’Università di Modena e Reggio Emilia. L’iniziativa mira a incentivare la presenza femminile nel settore e a supportare il completamento del percorso accademico, contribuendo così a ridurre il divario di genere in un campo ancora prevalentemente maschile.

Ad aggiudicarsi il premio sono state: Sofia Iervese (per la categoria Ingegneria Meccanica, Ingegneria del Veicolo, Advanced Automotive Engineering, Industrial Sustainable Engineering); Giada Patrocli (Ingegneria Civile e Ambientale); Marta Santacroce (Ingegneria Informatica). Sono inoltre state assegnate due menzioni speciali: a Francesca Morandi (Artificial Intelligence Engineering) e Francesca Caico (Ingegneria Informatica – Cybersecurity & Cloud).

“La Borsa di Studio “Donna Ingegno” è stata istituita allo scopo di valorizzare, incoraggiare e mettere in evidenza la figura della donna in ambito tecnico. Il nostro Ordine professionale – ha sottolineato Maddalena Ronchetti, Consigliere dell’Ordine referente per la Commissione Pari Opportunità – ritiene doveroso attribuire un riconoscimento di merito alle studentesse che hanno prodotto brillanti risultati universitari durante il percorso della laurea triennale. Grazie al sostegno di Generali Private Banking, nostro partner in questa iniziativa, tre neolaureate della Facoltà di Ingegneria di UNIMORE riceveranno un contributo finalizzato ad agevolare il proseguimento degli studi, e quindi la possibilità di integrarsi nel mondo del lavoro con le stesse opportunità e la stessa retribuzione economica dei loro colleghi uomini. Inoltre, vogliamo porre le basi affinché si crei un legame sempre più stretto e proficuo tra le studentesse di Ingegneria ed il nostro Ordine professionale”.

 

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